Dichiarazione congiunta delle segreterie generali di Cgil-Cisl-Uil dell’Emilia Romagna e di Filctem-Femca-Uiltec dell’Emilia Romagna su chiusura cracking Porto Marghera
Il recente annuncio di Eni di volere chiudere entro il 2022 l’impianto cracking di Porto Marghera, da cui dipende in larga misura l’approvvigionamento di materie prime nei siti petrolchimici Versalis del cosiddetto “quadrilatero padano”, Ferrara, Mantova e Ravenna, ha giustamente provocato grandi preoccupazioni nelle OO. SS. e tra i lavoratori del settore.
I petrolchimici di Ferrara e di Ravenna condividono con i poli di Mantova e Marghera non soltanto i flussi di materie prime in un sistema integrato ma, in maniera altrettanto importante, un destino comune sul piano economico / finanziario, facendo appunto tutti parte della Versalis.
Vale inoltre la pena di ricordare che, data la natura “multisocietaria” dei petrolchimici del “quadrilatero”, Versalis non è l’unica azienda ad essere interessata da queste scelte: a Ferrara la multinazionale Lyondell Basell si approvvigiona con contratto di fornitura di materie prime essenziali per le proprie produzioni dall’impianto cracking di Porto Marghera.
Questi sono i temi affrontati oggi al tavolo regionale, convocato dall’assessore regionale Vincenzo Colla, a cui hanno partecipato anche i sindaci di Ferrara e Ravenna, le rappresentanze aziendali di Eni e Versalis e Confindustria regionale.
Oltre ad esprimere le nostre preoccupazioni sulla tenuta occupazionale e competitiva di Versalis, come OOSS abbiamo evidenziato come non sia più rinviabile un tavolo istituzionale nazionale che si preoccupi del futuro della chimica italiana e del ruolo che essa dovrà avere per accompagnare il processo industriale verso un economia green, partendo da una condivisione concreta e coerente con la struttura del nostro Paese, rispetto al decisivo tema della transizione energetica ed ecologica.
Per la complessità dei temi e l’ampiezza degli interessi in campo, non abbiamo ritenuto sufficienti le rassicurazioni rispetto alla garanzia delle forniture di materie prime necessarie ai petrolchimici di Ferrara e di Ravenna che pure Eni e Versalis anche in questa occasione hanno ripetuto, ma abbiamo chiesto di esplicitare il ruolo che Eni dovrà assumere rispetto alle trasformazioni in atto, di chiarire la strategia che verrà messa in campo e di condividere il piano industriale.
Servono impegni precisi rispetto agli investimenti e rispetto alla tenuta occupazionale.
L’assessore Colla, ribadendo la necessità di ripartire con la discussione dal piano industriale presentato da Versalis a giugno 2019 per il quadriennio 19-22, ha esplicitato la volontà di coinvolgere anche le Istituzioni delle altre regioni comprese nel quadrilatero padano, in una richiesta di confronto con Eni presso il Ministero dello Sviluppo Economico, proposta accolta favorevolmente dalle Organizzazioni Sindacali.
Da parte nostra, confermiamo l’impegno a salvaguardia del futuro industriale ed occupazionale nella nostra Regione.