Dichiarazione congiunta delle segreterie di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil di Bologna su Carrefour Shopville-Casalecchio di Reno
Relazioni sindacali difficili a proposito di sicurezza ed organizzazione del lavoro al Carrefour Shopville di Casalecchio di Reno. E’ questa la denuncia dei sindacati, Filcams, Fisascat e Uiltucs che il 6 novembre scorso hanno proclamato lo stato di agitazione e che attendono il prossimo incontro con l’azienda all’esito del quale, se non ci saranno garanzie per la salute e sicurezza dei lavoratori e risposte concrete sulla soluzione delle annose problematiche, già segnalate, non si esclude che si arrivi allo sciopero.
Negli ultimi incontri di questo difficile anno, sono state fatte dai rappresentanti dell’Azienda dichiarazioni di intenti e si sono manifestate volontà di gestire l’organizzazione del lavoro nel punto vendita, in maniera unilaterale, nonostante la ventennale storia di relazioni sindacali e di accordi siglati sugli orari di lavoro per ciascun reparto per il punto vendita di Casalecchio.
Nonostante i vari sforzi da parte delle organizzazioni sindacali nel comprendere l’attivazione di un ammortizzatore sociale nei mesi successivi al lockdown (unico marchio nel settore alimentare!) e la sottoscrizione di un verbale condiviso a livello nazionale al solo fine di tutelare le lavoratrici e i lavoratori, la delegazione sindacale, viene costantemente ignorata nelle sue proposte di collaborazione e di impegno fattivo nel rivedere gli aspetti migliorabili e più attinenti al mutamento dei tempi, nella predisposizione negli orari di lavoro che vengono gestiti in maniera spesso clientelare in previsione di una modalità di gestione smart 2.0 e senza rispettare gli accordi raggiunti in passato e ancora vigenti.
Le Rsa, che sono state sempre disponibili al confronto, propositive e attive a calmare i malumori ormai imperanti, vengono con ogni evidenza considerate dall’Azienda inconcludenti o non affidabili stante l’atteggiamento sempre dilatorio e mai risolutivo o di ascolto delle criticità via via segnalate.
Da almeno due anni a questa parte l’azienda persiste a non dare valore e riconoscimenti alle proprie maestranze, amplificando ulteriormente preoccupazioni, dubbi e perplessità.
Non arrivano infatti risposte adeguate alle legittime aspettative delle Lavoratrici e dei Lavoratori di vedere riconosciuta la loro professionalità, anche se, grazie proprio al loro senso di responsabilità, hanno sempre garantito un servizio di qualità, attenzione e cortesia nei confronti della clientela e si sono resi disponibili a fare fronte alle situazioni di carenza di organico con spostamenti di turni, cambi di reparto, effettuazione di lavoro straordinario e/o supplementare.
L’aspetto che più preoccupa le lavoratrici e lavoratori è la sicurezza in un contesto di grave recrudescenza della pandemia in cui i dipendenti di Carrefour sono chiamati ancora una volta a svolgere il loro compito in prima linea senza che le richieste delle organizzazioni sindacali, presentate al tavolo del 21 ottobre e ribadite ieri nell’incontro del Comitato costituito ai sensi del Protocollo condiviso per la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid 19, di ristabilire il contingentamento agli ingressi e una maggiore attenzione e rigidità nei confronti della clientela che non rispetta le linee guida ministeriali, siano state, ad oggi, ascoltate».