Dichiarazione delle segreterie di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti-Uil di Bologna su sciopero lavoratori multiservizi
Gli addetti alle pulizie, a cui si applica il Contratto nazionale Multiservizi scaduto nel 2013, sono lavoratori che fanno servizi utili alla collettività in quanto il mero servizio di pulizia oggi non si effettua più, sia per effetto della pandemia, che ha obbligato a dare una qualità più alta del servizio, di fatto oggi si sanifica, ciò si utilizzano prodotti di alta igienizzazione e con un’attenzione molto più capillare.
Ma oltre questo momento così particolare che stiamo vivendo, i lavoratori delle pulizie oltre ad effettuare il “semplice” servizio di “pulizie”, presso tutti i luoghi pubblici e privati come: ospedali, scuole, asili, università, stazioni; comuni, caserme di guardia di finanza carabinieri vigili del fuoco polizia carabinieri, inoltre, Rai, banche, centri commerciali fabbriche, ecc…
Lavoratrici e lavoratori che svolgono servizi presso gli ospedali: trasporto di farmaci e sostanze biologiche, trasporto pazienti; all’interno delle scuole: servizio di mensa distribuendo pasti ai nostri figli, e li assistono in mancanza degli insegnanti. Con l’azienda di trasporto Tper: rifornimento dei mezzi di carburante, a bordo mezzi, controllo del pagamento tiket da parte dell’utente, effettuano servizi di portierato presso le residenze degli studentati, e tanto altro ancora.
Questo è settore che opera prevalentemente in regime di appalto, e per effetto di questo, sempre più spesso nei passaggi da una società all’altra viene richiesto di ridurre gli orari di lavoro, a lavoratori che già in prevalenza lavorano con contratto part-time, che ad alcuni non supera le 8 ore la settimana.
Lavoratori che oltre ad avere un orario molto basso, gli viene chiesta moltissima flessibilità sia in termini di orario, quindi lavorare oltre quanto previso dal contratto individuale, ma anche di distribuzione queste poche ore in più fasce orarie durante l’intera giornata.
Questo settore ha un contratto scaduto da ormai 7 anni, e che paga 7€ lorde a ora, un settore che a Bologna conta oltre 5000 lavoratori, vede nelle associazioni datoriali, Legacoop, Confocooperative, Confindustria, Agci, che rappresentano aziende che con la pandemia hanno aumentato i fatturati, la completa mancanza di volontà a trovare soluzioni per il rinnovo del contratto nazionale.
Con la pandemia molte imprese hanno aumentato i fatturati, ma questo non gli impedisce di non voler riconoscere un giusto contratto a tutti quei lavoratori che ancora una volta hanno dimostrato il loro valore durante la pandemia lavorando in prima fila con responsabilità dedizione a favore della collettività e in alcuni casi pagando anche con la loro vita.
Dopo alcuni mesi di ripresa della trattativa le associazione datoriali hanno dimostrato ancora una volta l’arroganza e l’indifferenza verso i loro operai, che da prima li ha visti richiedere ulteriore flessibilità di quanto già previsto dal contratto nazionale, per poi sparire e non presentarsi più al tavolo delle trattative
Per queste ragioni le Organizzazioni Sindacali FILCAMS-FISASCAT-UILTRASPORTI nazionale hanno indetto uno sciopero nazionale per l’intera giornata del 13 Novembre 2020, in tale occasione le categorie FILCAMS CGIL Bologna, FISASCAT CISL Area Metropolitana Bolognese e UILTRASPORTI Bologna avevano programmato una manifestazione statica dalle ore 10 dello stesso giorno, presso Piazza Nettuno, ma vista l’ordinanza del Sindaco del giorno 11 Novembre, che vieta tutte le manifestazioni nelle piazze del centro città, se pur con molto rammarico le stesse OOSS, con grande senso di responsabilità, sono costrette ad annullare l’evento».