Dichiarazione delle segreterie generali di Spi-Fnp-Uilp su rsa
I segretari generali di Spi, Fnp, Uilp dell’Emilia-Romagna Bruno Pizzica, Loris Cavalletti, Rosanna Benazzi lanciano l’allarme per il riacutizzarsi della pandemia nelle strutture per anziani.
Gli ultimi dati riportano 29 distretti su 38 e 69 strutture con 616 casi positivi, mentre è di ieri la notizia di un nuovo focolaio nel bolognese che ha coinvolto una struttura per anziani con 36 ospiti e 12 operatori contagiati.
Da qui la pressante richiesta alla Regione (inviata in una lettera in data odierna) a tenere alta l’attenzione sulla situazione e vigilare affinché tutte le strutture presenti sul territorio seguano le procedure per la tutela e la prevenzione contro la diffusione del contagio da Covid-19.
In particolare, i sindacalisti sollecitano che:
- agli operatori delle strutture siano fatti screening almeno ogni 15 giorni;
- in caso di focolai il tampone sia effettuato a tutti coloro che operano nella struttura (anche al personale ausiliario);
- gli ospiti siano sottoposti a screening almeno una volta al mese e nel caso di comparsa dei sintomi sia allertato il Dipartimento di Sanità Pubblica ed effettuato il tampone ai sintomatici e a tutti coloro che siano entrati in contatto.
È fondamentale -rimarcano i segretari regionali dei Pensionati di Cgil Cisl Uil- che la tutela dell’utenza fragile (anziani e disabili) ospitata nelle residenze riguardi tutti i tipi di struttura, dalle più grandi come le CRA e le case di Riposo, fino a quelle più piccole come le Case Famiglia dove il contagio rischia di essere meno evidente».
Poiché anche la solitudine è un grosso pericolo per gli anziani, i rappresentanti di Spi Fnp Uilp insistono sull’importanza che «le strutture per anziani e disabili attivino tutte le modalità possibili per permettere ai propri ospiti di entrare in contatto, seppur virtuale, con i propri cari».
Infine, Pizzica, Cavalletti, Benazzi rivolgono un «grazie a tutti i lavoratori che continuano ad operare in queste strutture, in questo momento di difficoltà in cui il lavoro degli operatori è ancora più importante per la tutela e la sicurezza dei nostri anziani e la scarsità di personale rende sempre più difficile la gestione delle residenze».