Dichiarazione congiunta delle segreterie di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti-Uil di Bologna su lavoratori multiservizi
Filcams Cgil Bologna, Fisascat Cisl Area Metropolitana Bolognese e Uiltrasporti Bologna, che seguono il settore delle pulizie servizi integrati/multiservizi, dopo 7 anni di dichiarazioni di disponibilità a concludere il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro, devono evidenziare ancora una volta che da parte delle associazioni datoriali e delle imprese aderenti Legacoop, Confcooperative, Confindustria Agci, ci sono solo parole, e continue marce indietro rispetto ai contenuti della trattativa.
Con la pandemia molte imprese hanno aumentato i fatturati, ma ciò nonostante continuano a non voler riconoscere un giusto contratto a tutti quei lavoratori che ancora una volta hanno dimostrato il loro valore durante la pandemia lavorando in prima fila con responsabilità dedizione a favore della collettività e in alcuni casi pagando anche con la loro vita.
Le associazioni datoriali con arroganza fanno richieste che mettono in discussione diritti e retribuzioni. Senza gli addetti alle pulizie tante attività si fermerebbero immediatamente: nessuno pulirebbe ospedali, ambulatori, autobus, centri commerciali, fabbriche, sedi istituzionali e molte altre attività sia in ambito pubblico sia in quello privato
Lavoratrici e lavoratori che guadagnano 7 € lordi all’ora, costretti al part time involontario, continui trasferimenti e modifiche degli orari di lavoro, e sempre più spesso, non retribuiti.
Le lavoratrici e lavoratori, che durante il periodo più buio della pandemia sono stati definiti: cavalieri ed eroi, non hanno bisogno di titoli ma solo del riconoscimento del loro lavoro attraverso il rinnovo del Contratto Nazionale.
Per questo motivo, per una settimana, dal 14 al 20 ottobre, in preparazione della manifestazione nazionale prevista il 21 ottobre a Roma, sul territorio di Bologna le Organizzazioni Sindacali saranno presenti, insieme ai lavoratori in molti luoghi di lavoro, con presidi, assemblee e flash-mob, nel rispetto delle normative anti-covid, per evidenziare che senza il loro lavoro quotidiano gran parte dei servizi destinati alla collettività, soprattutto quelli essenziali, rimarrebbero chiusi.
Saremo assieme ai lavoratori degli ospedali e degli ambulatori, che senza di loro non potrebbero aprire, saremo assieme ai lavoratori in appalto dentro alla Regione e alle sedi del Comune, che senza di loro sarebbero invase dalla sporcizia, saremo assieme a chi opera in Stazione Centrale e nei depositi Tper, perché senza di loro i mezzi non solo sarebbero sporchi, ma anche non riforniti di carburante e resterebbero fermi in deposito, saremo in assemblea con le addette allo scodellamento pasti nelle scuole, perché senza di loro i nostri figli non potrebbero mangiare a scuola, saremo davanti ai centri commerciali, perché senza sanificazione resterebbero chiusi.
Il primo appuntamento è previsto il 14 ottobre alle ore 10.30 presso gli accessi dell’Ospedale Sant’Orsola.
Questi lavoratori durante la pandemia hanno garantito che tutte quelle attività necessarie restassero aperte, e oggi garantiscono che chiunque possa lavorare in sicurezza, anche per questo chiediamo alla politica di prendere posizione rispetto a questa vertenza, stessa presa di posizione che chiediamo ai committenti sia privati che a maggior ragione pubblici. Lo dobbiamo tutti a questi lavoratori. Dobbiamo a tutti loro il rispetto che le associazioni datoriali ancora una volta vogliono negare».