Dichiarazione coingiunta delle segreterie regionali di Filt Cgil; Fit Cisl; Uiltrasporti, Ugl; Fast e Orsa dell’Emilia Romagna su affollamento treni
Ci allarma e preoccupa la “Settimana Rosa” – evento dal 3 al 9 agosto dalla forte attrattiva turistica e mediatica, con concerti ed eventi sulle spiagge – soprattutto riguardo alla gestione dei previsti notevoli flussi di viaggiatori a bordo dei treni e in arrivo nelle stazioni. Senza misure specifiche di gestione dei flussi, le stazioni ferroviarie sono i primi luoghi potenzialmente ad alto rischio che possono esporre passeggeri e personale addetto a un possibile contagio.
Ricordiamo questo aspetto perché durante gli scorsi week end si sono verificati diversi episodi di sovraffollamento che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, soprattutto in località turistiche dove non è presente la Polizia ferroviaria, causando ritardi e disagi ai viaggiatori. In alcuni casi i passeggeri si sono rifiutati di indossare le mascherine, nonostante i ripetuti annunci a bordo treno e nella stazioni, scaricando tutta la responsabilità sul personale viaggiante.
È in corso una gestione approssimativa dei flussi dei viaggiatori, anche perché la misurazione della temperatura corporea non avviene in maniera capillare e i marker utilizzati sui marciapiedi iniziano a mostrare segni di logoramento.
Nulla che non sia stato da noi segnalato all’incontro del 27 luglio scorso con le aziende Tpl, le Agenzie della mobilità e l’Assessorato regionale ai Trasporti. In quella sede abbia chiesto più sicurezza nei trasporti pubblici e più sorveglianza da parte di chi deve controllare.
Nelle stazioni ferroviarie devono essere adottate soluzioni affinché ci sia un filtro dei flussi di passeggeri con la verifica dell’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e la verifica del possesso del titolo di viaggio. Perché è inaccettabile che in questa fase lavoratrici, lavoratori e passeggeri viaggino nelle stesse condizioni dell’estate scorsa. Le scene nelle ore di punta dei week end di persone ammassate nelle carrozze, con o senza mascherine, sono lì a dimostrarlo.
Ricordiamo pure che il controllo effettivo del rispetto delle norme sanitarie e di viaggio sono completamente a carico del personale di bordo. La salute e sicurezza del personale front-line è quindi una priorità imprescindibile: come sindacato unitario tuteleremo, anche legalmente, il personale in caso di condizioni di viaggio non conformi all’attuale quadro normativo.
A pochi giorni della “Settimana Rosa”, chiediamo quindi un atto di responsabilità da parte delle Prefetture territoriali e della Regione Emilia-Romagna con scelte organiche e straordinarie, adeguate allo scenario che si presenterà, affinché vengano adottate le massime misure per limitare il diffondersi del contagio e del panico, nell’interesse delle lavoratrici, dei lavoratori e dei passeggeri coinvolti».