Dichiarazione delle segreterie generali di Filt Cgil; Fit Cisl e Uiltrasporti dell’Emilia Romagna su Tpl
Siamo molto preoccupati per l’atteggiamento della Regione Emilia-Romagna che, sia nei comportamenti che nei pronunciamenti, di fatto va a disincentivare e penalizzare il ruolo del Trasporto Pubblico Locale.
L’obiettivo comune dovrebbe essere quello di garantire il flusso di cassa, anche in assenza o riduzione del servizio per via dell’emergenza sanitaria. In questo senso, riteniamo sbagliata la proposta della Regione di portare a conguaglio, tramite una procedura di riequilibrio dei conti, il versamento del 100% degli importi previsti nei contratti (o nei relativi atti di regolazione) fino a fine settembre. Così facendo si va di fatto a predeterminare una riduzione delle risorse economiche destinate al settore rispetto a quelle stanziate prima dell’emergenza Covid-19.
Al contrario, come sindacati riteniamo più idonea e strategica una politica di rimodulazione del servizio su gomma e su ferro rispetto alle reali esigenze, così da poter ottimizzare l’offerta anche in luce del corretto e aggiornato numero di trasportati. Chiediamo quindi alla Regione di garantire la continuità di queste risorse economiche che finanziano il settore ai livelli precedenti all’emergenza COVID-19, così come il mantenimento del numero dei servizi e dei chilometri previsti nei contratti di servizio all’interno dei bandi di gara.
Siamo convinti e consapevoli che il Tpl in questa fase possa essere uno dei motori della ripartenza attraverso il rispetto delle norme in merito al distanziamento sociale, all’utilizzo obbligatorio delle mascherine, alla puntuale sanificazione dei mezzi e alla crescente consapevolezza dell’utenza (che fin dall’inizio ha dimostrato di essere responsabile). Bisogna quindi incentivare il Tpl, e non il suo opposto, soprattutto in vista della stagione estiva che è alle porte. Senza un efficiente ed efficace sistema di Tpl, non riusciamo a pensare alla ripartenza del turismo nella Riviera romagnola, e in tutta la regione, così come non possiamo immaginare l’inizio delle scuole a settembre, vista la nuova ed annunciata gratuità del servizio scolastico,
Il Tpl deve essere fin da subito un elemento della ritrovata nuova normalità, per costruire un diverso e migliore sistema di produzione, che rispetti l’ambiente e modifichi i nostri stili di vita e di lavoro in funzione di esso».