Dichiarazione delle segreterie di Filcams-Cgil Bologna; Fisascat-Cisl Amb; Uiltrasporti-Uil Emilia Romagna su cessazione appalto per Covid ad Evologica srl
Purtroppo in queste settimane sono pervenute ai nostri recapiti le prime temute comunicazione di cessazione di appalti senza subentro di altra azienda, causate dalla riduzione e/o dalla sospensione delle attività produttive delle aziende committenti. Questa è la situazione che si è presentata per nove lavoratori della Evologica Soc. Coop., affidataria di un appalto per il servizio di pulizie e altre attività da parte della committente Valpizza Srl, nella sede bolognese di Valsamoggia.
L’azienda aveva comunicato alla cooperativa e alle Organizzazioni Sindacali territoriali la decisione di recedere dal contratto d’appalto a causa di una grave diminuzione del volume di affari. E così, nonostante il divieto di procedere con licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, oggi le lavoratrici e i lavoratori coinvolti si trovano a dover fare i conti con le incertezze del futuro: l’appalto riprenderà? Ci sarà il subentro di una nuova azienda dopo l’emergenza? Verrà garantito il diritto a mantenere il mio posto di lavoro nell’appalto?
All’incontro tenutosi con la cooperativa appaltatrice, grazie all’intervento delle O.O.S.S. Filcams-Cgil Bologna, Fisascat-Cisl Area Metropolitana Bolognese e Uiltrasporti-Uil Emilia Romagna si è riusciti ad evitare licenziamenti e/o sospensioni di tutti i contratti di lavoro presenti, assicurando alle lavoratrici e ai lavoratori una prima tutela dell’occupazione e del reddito grazie al ricorso agli ammortizzatori sociali previsti per fronteggiare l’Emergenza Covid-19, con l’ impegno di tutte le parti a incontrarsi nuovamente al fine di ricercare ogni possibile soluzione ai licenziamenti.
Per ora si tratta di nove lavoratori, ma il principio affermato della necessità di mantenere i livelli occupazioni in un periodo come questo è di primaria importanza in quanto non possiamo ritenerci al sicuro dalla crisi economica e produttiva che molti settori rischiano di conoscere, una volta terminata la grave emergenza pandemica di questi mesi. Anche e sopratutto nel settore degli appalti, dove il pericolo di vedere drastici cali di servizi al fine di ridurre i relativi costi delle committenze pubbliche e private comporterà anche una perdita di reddito e di occupazione.
Questo rischio non può essere trascurato ed è necessario l’impegno di tutte le parti, committenti e appaltatori in primis, affinché da questa crisi si possa uscire senza danni per l’occupazione e i livelli retributivi delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro territorio. E affinché nessuno resti escluso».