Dichiarazione congiunta delle segreterie generali di Cgil-Cisl-Uil dell’Emilia Romagna su incontro con Regione Emilia Romagna su fase due
Dopo la richiesta di un confronto avanzata nei giorni scorsi da Cgil-Cisl-Uil Emilia-Romagna, si è tenuto ieri sera un incontro con il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore allo Sviluppo economico, Green economy, Lavoro e Formazione Vincenzo Colla dove si sono discusse le proposte di modifica e d’integrazione alla bozza “Proposta al Governo per l’avvio della FASE 2”.
Un incontro fruttuoso in cui tutte le parti hanno convenuto sulla necessità di integrare al testo bozza della Regione le proposte unitarie dei sindacati.
Al termine, si è deciso di riconvocare il Tavolo del Patto per il Lavoro per condividere in forma definitiva l’accordo con tutte le parti aderenti per una gestione della fase 2 che presenti una linea di comando chiara e semplificata, soprattutto per quel che riguarda la corretta applicazione di tutti i protocolli e di tutti gli accordi siglati tra imprese e parti sociali su sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto alla diffusione del COVID-19, che passa anche dagli indispensabili controlli a tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori.
In questo senso, è fondamentale accelerare la condivisione di tutti i protocolli di sicurezza necessari, in particolare dove sono già stati attivati dei tavoli di lavoro con la Regione, a partire da quello che riguarda il turismo.
Durante l’incontro di ieri abbiamo anche avanzato la proposta di avviare il prima possibile il confronto su un Nuovo Patto per il Lavoro, ritenendo come Cgil-Cisl-Uil Emilia-Romagna oggi più che mai attuali i contenuti del documento unitario che avevamo presentato durante la campagna elettorale per le Regionali, che mettono al centro uno sviluppo e una crescita inclusivi, sia da un punto di vista sociale sia da un punto di vista ambientale. Un’esigenza ancor più stringente alla luce di una nuova e imminente stagione di programmazione dei Fondi europei e di quelli straordinari legati all’emergenza Covid-19».