I fondi governativi destinati ai Comuni dell’Unione Reno Lavino Samoggia (Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa) per il sostegno alimentare alle famiglie in difficoltà a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria ammontano in totale a 597.000 euro.
I fondi saranno distribuiti mediante buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità. Gli interventi programmati sono stati condivisi con le rappresentanze sindacali CGIL, CISL e UIL con cui è stato siglato un accordo in merito.
Per ciascun nucleo familiare in stato di bisogno verrà erogato un contributo di 150 euro per il primo componente, al quale si aggiungono 50 euro per ogni componente aggiuntivo, fino ad un massimo di 300euro.
Le persone e nuclei familiari dovranno fare riferimento al proprio Comune di residenza o domicilio presentando apposita autodichiarazione in cui attestano di trovarsi in situazione di indigenza economica a causa dell’emergenza sanitaria in atto, specificando la causa che ha portato a tale condizione.
Sono escluse dal sostegno per spese alimentari:
- le persone/nuclei che detengono un deposito su conto corrente bancario o postale complessivamente superiore agli 8.000 euro;
- le persone/nuclei residenti in strutture di comunità per i quali i gestori percepiscono già sussidi pubblici e rette per il pagamento delle spese alimentari.
Il modulo di autodichiarazione e le informazioni sulle modalità di trasmissione saranno consultabili sui siti istituzionali dei Comuni.
Le autodichiarazioni potranno essere inviate a partire dalla giornata di lunedì 6 aprile 2020 non appena saranno disponibili i moduli online.
Il buono spesa verrà erogato – fino ad esaurimento budget – attraverso le modalità che verranno stabilite da ciascun Ente.
I buoni spesa potranno poi essere utilizzati presso i negozi di vicinato, i produttori agricoli locali – da questo punto di vista ricordiamo che sul sito di ciascun Comune è consultabile la mappa degli esercizi commerciali aperti e che effettuano consegna a domicilio – la media e grande distribuzione che aderiranno al progetto e dei quali verrà data opportuna comunicazione ai beneficiari.
Per quanto riguarda i controlli, i Comuni, in collaborazione con ASC InSieme, verificheranno in prima istanza la composizione del nucleo familiare e quanto dichiarato in merito all’essere già beneficiari di contributi pubblici. Verranno poi effettuati controlli ex post su quanto complessivamente dichiarato.
Per Massimo Bosso, presidente dell’Unione Reno Lavino Samoggia e Roberto Parmeggiani, sindaco di Sasso Marconi con delega a servizi sociali e sanitari in Unione
Sono due gli aspetti che desideriamo sottolineare, il primo è quello di aver trovato con questa iniziativa una modalità preziosa di rapportarsi da vicino con i cittadini più bisognosi che, soprattutto, esprimono una necessità nuova, difficilmente intercettabile dai canali tradizionali di assistenza; il secondo punto risiede invece nella capacità di aver individuato, all’interno dell’Unione, una risposta omogenea da parte dei Comuni, pur nel rispetto delle specificità dei singoli territori».
Per Roberto Rinaldi, Uil Emilia Romagna e Bologna
L’ottima metodologia concertativa in atto presso l’Unione ha prodotto, in maniera celere, un primo passo incisivo per venire incontro alle esigenze dei cittadini ad oggi in una condizione di grande difficoltà economica. La scelta condivisa dei parametri da utilizzare e la sburocratizzazione per la presentazione delle richieste per l’erogazione dei buoni di sostegno alimentare sono la sintesi del grande lavoro svolto. Le risorse destinate ai Comuni però non sono sufficienti, pertanto, per poter aumentare le disponibilità, ci auguriamo che le richieste di implementazione delle stesse, fatte dalle Confederazioni sindacali nazionali vengano al più presto accolte. La situazione economica e sociale legata a questa emergenza anche nei comuni dell’Unione è drammatica ma faremo di tutto per attutire il colpo per poi ripartire».