Dichiarazione congiunta delle segreterie di Bologna di Fp-Cgil; Cisl-Fp e Fisascat-Cisl; Uil-Fpl Bologna su accoglienza migranti
Alla luce del DPCM 11 marzo 2020, e delle relative norme di contenimento dell’emergenza epidemiologica relativa al Covid19, Vi chiediamo con urgenza di agire per applicare coerenti misure di sicurezza allo svolgimento dei servizi di accoglienza migranti”.
E’ quanto si legge nella lettera inviata nella mattinata di oggi, 17 marzo 2020, al Prefetto e al Sindaco di Bologna, oltre che all’Ispettorato del lavoro, da Fp-Cgil Bologna, Cisl-Fp e Fisascat-Cisl, e Uil-Fpl, le categorie sindacali che sotto le due Torri seguono il servizio dell’accoglienza ai migranti.
In particolare, l’attenzione dei sindacati in questi giorni di piena emergenza Corona Virus, è rivolta a strutture come il cas Mattei, che ospita circa 200 stranieri, Villa Aldini e Villa Pallavicini. In queste strutture sono impiegati diverse decine di lavoratori e lavoratrici. Si tratta quindi di spazi di forte aggregazione, che per questo debbono essere gestiti con attenzione ancora maggiore in tempi di crisi epidemiologica.
Nella missiva alle istituzioni si chiede, a questo proposito, di valutare un intervento immediato in merito alla possibilità di predisporre ulteriori spazi idonei all’accoglienza, al fine di dare la possibilità agli ospiti di mantenere le distanze di sicurezza contro la diffusione del virus. Si chiede inoltre la possibilità di rivedere e riorganizzare le attività, in una condizione di sicurezza massima tanto per gli ospiti quanto per lavoratori.
Nella lettera, infine, si evidenzia come
l’assenza di indicazioni, protocolli definiti, di forniture e di presidi (ad esempio mascherine, guanti soluzioni idroalcoliche), la mancanza di controllo in merito alle condizioni igienico sanitarie degli spazi utilizzati e il continuo spostamento degli operatori rappresentino un rischio non solo per il personale, ma anche per l’utenza fragile, maggiormente esposta ai rischi epidemiologici».
(Foto: Gianni Schicchi)