Dichiarazione congiunta delle segreterie di Fp Cgil; Cisl Fp e Uil Fpl di Bologna su tutela dei lavoratori
Nel pieno dell’emergenza Coronavirus all’interno del territorio metropolitano come FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL evidenziamo ancora diverse criticità per i lavoratori dei servizi pubblici e in alcuni casi il mancato rispetto dei DPCM emanati a livello nazionale, dei quali chiediamo invece la piena applicazione affinchè tutti i lavoratori lavorino in sicurezza.
L’attivazione del lavoro a distanza – smart working non è stata recepita come strumento di prevenzione ordinario, in linea con quanto previsto dai decreti ministeriali, ma al contrario quasi come “fastidio” procedurale da molti enti del territorio.
Ma l’elemento primario che preoccupa fortemente è la mancanza dei dispositivi di protezione per gli operatori che svolgono l’attività lavorativa a stretto contatto con l’utenza.
La situazione è sempre più pesante alla Ausl nella quale stanno destando molta preoccupazione fra i lavoratori le nuove mascherine consegnate negli ospedali c.d. “swiffer”, molto diverse dalle mascherine chirurgiche tradizionali e all’apparenza non consone all’utilizzo che ne devono fare gli operatori della prima linea nei reparti. Basti pensare che già altre regioni hanno provveduto al loro ritiro dal mercato.
Il tutto è aggravato da quanto contenuto nell’art.7 del DL 14 del 9 marzo 2020, che prevede che non si applichi la misura della quarantena con la sorveglianza attiva agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali, ai quali viene chiesto di sospende l’attività solo nel caso di sintomatologia.
FpCgil – CislFp – UilFpl, assieme alle rispettive confederazioni e alle sigle sindacali del settore medico, hanno denunciato questa misura iniqua per i lavoratori direttamente al Premier Conte e al Ministro della Salute ed è stata indetta una petizione per cancellare questo articolo ma sono pronte ad indire analoghe iniziative di diffida e denuncia sul territorio verso aziende, enti e privati accreditati che non attuino le misure di sicurezza necessarie per i lavoratori e in tutti i casi in cui gli stessi non provvedano alla consegna di idonei dispositivi di protezione che tanto sono richiamati dai decreti della Presidenza del Consiglio».