Dichiarazione congiunta delle segreterie di Bologna di Fim-Cisl; Fiom-Cgil; Uilm-Uil su progetto mobilità sostenibile a Ima
Si è svolto, al Centro Servizi IMA a Ozzano, l’evento di presentazione del progetto di mobilità integrata ad Ozzano Emilia al quale erano presenti, oltre ai delegati della Rsu Ima e a Fiom Cgil; Fim Cisl; Uilm Uil di Bologna e alla Direzione Aziendale Ima, con Alberto Vacchi, le Istituzioni locali con il Sindaco Metropolitano Virginio Merola, l’Assessore Regionale ai Trasporti Raffaele Donini e il Sindaco di Ozzano, la Facoltà di Veterinaria ed altre imprese della zona.
Il percorso che ha portato a questo avanzato esperimento di mobilità integrata nasce a dicembre 2018 a seguito di una significativa rimodulazione del servizio ferroviario regionale che ha creato problemi ai lavoratori pendolari, in particolare provenienti dalla Romagna, che arrivano ad Ozzano.
Allo stesso tempo fra i dipendenti Ima è nata la consapevolezza che i nuovi siti produttivi nella zone Industriali Quaderna ad Ozzano e Ca Bianca a Castel San Pietro non sono serviti dalla mobilità pubblica. I siti saranno pienamente operativi dai primi mesi del 2021.
I delegati della Rsu Ima, le lavoratrici e i lavoratori di Ima e del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie e i suoi studenti si sono organizzati ed incontrati, hanno discusso e richiesto l’attivazione di un tavolo tecnico di confronto con le Istituzioni al fine di portare alla loro attenzione le principali criticità sulla mobilità (che si possono riassumere in tre punti:
- offerta del servizio ferroviario, specialmente in talune fasce orarie di punta
- assenza di un collegamento tra la stazione ed Ozzano con la via Emilia, le zone industriali e la facoltà di Veterinaria. (problema analogo per la zona Industriale di Castel San Pietro)
- assenza di una integrazione tariffaria ferro-gomma
In occasione dell’incontro di presentazione del Pums ad Ozzano la Rsu di Ima, congiuntamente ai pendolari del Dimivet e al Comune, hanno presentato le proprie osservazioni.
In Ima siamo abituati ad affrontare i problemi e a risolverli. Con questo spirito abbiamo chiesto disponibilità alle istituzioni Locali e Regionali e in breve tempo la richiesta è stata accolta.
Dal primo incontro con l’assessore Donini, svolto a seguito di un’apposita assemblea sindacale il 14 marzo 2019 in IMA, è nata l’idea di una mobilità sostenibile su Ozzano che è stata inserita in una progettualità più ampia con la Città Metropolitana, il Comune e la Regione stessa, e TPER.
In questo anno vi sono stati molti incontri, proposte, rielaborazioni e migliorie di questo progetto, fino alla presentazione di questa proposta finale.
Un solo anno per arrivare dalla gestione del problema e alla proposta per la soluzione, che dovrebbe partire a giugno 2020, è un tempo molto breve, frutto della volontà dei lavoratori Ima rappresentati dalla propria Rsu e assistiti dalle proprie Organizzazioni Sindacali di Categoria, della volontà dei docenti e Studenti del Dimivet, della volontà delle istituzioni locali e di alcune imprese locali come Ima.
La contrattazione sindacale di secondo livello ha consentito alla Rsu Ima e all’Azienda di inserire questo punto come punto di spesa del nuovo Contratto Integrativo Aziendale; si tratta quindi di un importante successo della contrattazione sindacale, anche perché è previsto che l’utilizzo dei CityBus Ozzano sarà gratuito per i dipendenti Ima. L’obiettivo è di coinvolgere nel finanziamento del progetto anche altre aziende del tessuto produttivo Ozzanese e UniboBO stessa.
La Regione Emilia Romagna e il Comune di Ozzano contribuiranno economicamente al sostentamento del progetto che si spera possa essere replicato il prima possibile anche nella zona Industriale di Castel San Pietro.
Pensiamo che il percorso che abbiamo alle spalle e il lavoro che ci aspetta per rendere operativo un progetto avanzato di mobilità sostenibile sia stato possibile grazie ad un sistema di avanzate relazioni sindacali, dal radicamento e dall’autorevolezza del sindacato dei metalmeccanici, dalla disponibilità dell’Azienda e dalla competenza delle istituzioni locali.
Per Fim-Fiom-Uilm di Bologna questo progetto si colloca nella più ampia iniziativa di mobilitazione e contrattazione per la realizzazione, in coerenza con i contenuti della piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, di una cultura diffusa nei luoghi di lavoro per la sostenibilità ambientale e per contrastare l’emergenza climatica».