Dichiarazione congiunta del segretario generale Cgil Bologna, Maurizio Lunghi, del segretario generale Cisl Area metropolitana Bolognese, Danilo Francesconi e del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani su privatizzazione Fiera di Bologna
Siamo molto stupiti e anche alquanto perplessi per quanto affermato in modoc così perentorio dal presidente della Camera di Commercio di Bologna in merito al futuro della Fiera di Bologna. Un futuro, peraltro, immediato visto che si parla del 2020.
La proposta di privatizzazione merita, senza tema di smentita, un attento confronto con le parti sociali prima di essere, oltretutto, così ben articolata sulle pagine de il Resto del Carlino. Ciò che si legge nero su bianco, sul primo quotidiano cittadino, ha il forte retrogusto di road map dove tutto pare essere già definito e deciso. E qui sorge il primo dubbio: i soci pubblici ne sono al corrente visto che, si legge sempre, i privati paiono esserlo già, avendone discusso.
La Fiera di Bologna, negli ultimi anni, non ha vissuto un periodo del tutto tranquillo, avendo oscillato tra vertenze, rimpasti, cambi di maggioranza, nuovi progetti e ipotetiche fusioni. Forse sarebbe meglio che tutti cambiamenti introdotti di recente venissero lasciati depositare per poi affrontare e risolvere eventuali criticità
La privatizzazione della Fiera non è una boutade da gettare in pasto alla stampa: richiede dialogo, confronto e un’analisi molto approfondita. Tutto ciò, con le parti sociali, non c’è stato minimamente. Non un accenno neppure latente. Niente. Per questo chiediamo un incontro urgente con l’azienda (ricordo in mano pubblica) per capire, a questo punto, quale sia il futuro della Fiera».
(Foti: Gianni Schicchi)