Dichiarazione congiunta di Sonia Sovilla (Cgil Bo); Alberto Schincaglia (Cisl Bo); Carmelo Massari (Uil Bo)
L’accordo di bilancio sottoscritto unitamente oggi, rappresenta un modello al quale bisognerebbe guardare con molta attenzione, sia per il merito che per il modello di relazioni sindacali che propone.
L’invarianza della tassazione, la riduzione delle tariffe, la riduzione del debito, l’aumento della spesa per il welfare che arriva a costituire il 36% della complessiva spesa corrente, l’aumento degli investimenti nei prossimi tre anni tutti completamente finanziati, l aumento significativo di spesa per scuola, mobilità e cultura significano concretamente un futuro alla nostra città.
Il tutto passa attraverso un costante coinvolgimento delle parti sociali sulle scelte strategiche che quest’anno aveva già portato a significativi accordi su politiche abitative con l’assessore Gieri e sulla riduzione delle tariffe nei servizi educativi scolastici con l’assessore Pillati. Risorse che arrivano dal canale nazionale ma soprattutto da una seria politica di lotta all’evasione fiscale praticata a livello locale e da una razionale politica di contenimento dei costi fatta nel tempo (che non si è però mai sottratta anche alla richiesta sindacale di assumere persone direttamente).
Per quanto ci riguarda la politica delle assunzioni pubbliche e la formazione continua del personale rimangono fondamentali per la garanzia di un sistema di welfare universale. I risultati raggiunti sono quelli sempre presenti nelle rivendicazioni delle piattaforme che Cgil Cisl Uil di Bologna in questi anni hanno sistematicamente presentato e discusso con gli assessori di turno.
Qualche anno fa abbiamo fortemente creduto nell’idea che fosse necessario un modello dinamico di relazioni sindacali che permettesse a un sindacato confederale come il nostro, ma anche alle tante categorie che rappresentiamo, di stare sempre in campo e di avere un un interlocutore istituzionale con il quale affrontare i vari temi che un mondo che si evolve sempre più velocemente purtroppo richiede.
A partire dallo spinoso tema degli appalti che ha visto un importantissimo accordo, di forte innovazione con l’assessore Lombardo e le associazioni datoriali dl del territorio. A partire da gennaio 2020 inizieranno con le categorie i confronti preventivi sui bandi, forse unici in Italia. Ed è stata la carta vincente per stare sempre in campo.
Ovviamente ci aspettano anche nuove sfide, dal contrasto all’illegalità del lavoro povero, al tema dei caregiver per anziani e disabili. Ma siamo orgogliosi dei risultati raggiunti per la nostra comunità e soprattutto crediamo che questo modello di concertazione potrebbe essere la chiave di svolta per far uscire il nostro paese dalla crisi economica ma anche sociale nella quale si trova da troppo tempo».