Dichiarazione congiunta delle segreterie di Cgil-Cisl-Uil Emilia Romagna su appalti storici nella scuola
Si è svolto questa mattina in piazza Roosevelt a Bologna un partecipato presidio delle lavoratrici e dei lavoratori degli appalti storici occupati nelle scuole della Regione Emilia- Romagna.
In tale occasione una delegazione sindacale è stata ricevuta dal Prefetto a cui ha consegnato il documento con la richiesta di un’urgente apertura di un tavolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri da svolgersi congiuntamente ai Ministeri interessati: lavoro, economia e finanze, e pubblica istruzione.
Ricordiamo che il Decreto prevede l’internalizzazione di 11507 lavoratori su un bacino di 16263 attualmente occupati negli appalti storici delle scuole. In Emilia Romagna parliamo di 550 internalizzazioni a fronte di 800 lavoratori e lavoratrici attualmente impiegati nell’appalto.
Inoltre, oltre a non essere sufficienti i posti, si evidenzia come i requisiti richiesti per accedere al percorso di internalizzazione escludono una parte significativa di lavoratori e lavoratrici, 340 circa su 800.
Di fronte al rischio di licenziamenti di massa chiediamo che a fianco del percorso di inclusione si garantisca la continuità di reddito e di lavoro per tutti, scongiurando l’interruzione del rapporto di lavoro per circa 5000 persone in Italia e 340 in Emilia Romagna.
Continueremo la nostra mobilitazione e chiediamo alla Regione, ai parlamentari, a tutte le forze politiche, di prendere in carico questa vertenza per far si che una battaglia storica come quella “dell’internalizzazione” che abbiamo sempre rivendicato, sia un’opportunità per tutti e non un dramma sociale».
(Foto: Gianni Schicchi)