Dichiarazione congiunta Rsa aziendali di Bio On e segreterie territoriali Femca Cisl, Uiltec Uil, Filctem e Filcams Cgil
Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 30 ottobre, si è tenuto presso la sede dell’Area Metropolitana di Bologna, il Tavolo Istituzionale di Salvaguardia per affrontare la crisi del gruppo Bio-On. Hanno partecipato al tavolo la Regione Emilia Romagna, i sindaci del territorio bolognese sui quali sussistono i siti del gruppo e le Rsa aziendali affiancate dalle organizzazioni sindacali di categoria.
Il Tavolo tra Istituzioni e Sindacato è stato convocato per favorire la ricerca delle prime soluzioni utili a fronteggiare la situazione di crisi che si è determinata dall’azzeramento dei vertici societari del gruppo. Già dalle prime battute dell’incontro è emersa chiaramente la difficoltà e complessità della situazione mancando di fatto, allo stato dell’arte un interlocutore da parte aziendale.
Per il tavolo la prima necessità è quella di garantire in tutte le maniere un sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti ponendosi contestualmente l’obiettivo di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali. Per raggiungere questo scopo il Tavolo sollecita i giudici del Tribunale di Bologna ad indicare il prima possibile le forme e le modalità per individuare un’amministrazione di sostegno capace di assicurare la continuità operativa delle società del gruppo.
Il Tavolo infatti concorda nell’enorme “valore” che nonostante tutto questa Impresa continua ad esprimere. Un “valore” fondato su un patrimonio di tecnologie che hanno consentito prima lo sviluppo, ma soprattutto poi, la produzione di materiali bio-plastici assolutamente innovati e performanti nel panorama di questo settore. Un “valore” che però, e va ribadito con forza, è il frutto del vero capitale di questa azienda, ovvero la qualità e le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori che vi operano. Un gruppo di persone coeso, giovane e assolutamente ben preparato che non va disperso.
Istituzioni e Sindacato chiedono al Tribunale di Bologna pertanto di tenere conto di questa valutazione. Perché solo così si costruiranno le condizioni per mantenere questo patrimonio industriale sul nostro territorio rilanciando così una opportunità di sviluppo produttivo, sociale ed occupazionale.
Sul fronte degli eventuali ammortizzatori sociali da implementare per il sostegno al reddito dei lavoratori del gruppo, i tecnici della Area Metropolitana, vista proprio la complessità del quadro aziendale, si sono resi disponibili a valutare insieme all’Agenzia Regionale per il Lavoro quali possano essere le soluzioni in materia più adatte a questo difficile contesto».
Bologna 31 ottobre 2019