Dichiarazione congiunta delle segreterie Filcams Cgil; Fisascat Cisl; UilTucs Uil su sciopero lavoratori vigilanza privata
Per la terza volta in poco più di un anno, gli addetti alla sicurezza privata in tutta Italia dichiarano sciopero per l’intero settore, nelle giornate, 1 e 2 agosto.
Dopo 42 mesi dalla scadenza del Contratto Nazionale di lavoro per i dipendenti da istituti di vigilanza privata e servizi fiduciari e di trattative per il rinnovo che si sono dimostrate dilatorie e inaccettabili, il confronto con le associazioni datoriali, nonostante le proposte concrete ed equilibrate fatte dalle organizzazioni sindacali, ad oggi non ha ancora portato alla definizioni di soluzioni su punti cruciali come, incrementi salariali, cambi appalto, classificazione del personale, salute e sicurezza e contrattazione di secondo livello.
Anzi, le Associazioni Datoriali nell’ultimo incontro tenutosi nella giornata del 22 luglio si sono presentati al tavolo proponendo, in un assurdo gioco al rialzo, richieste inammissibili, quali:
- L’inserimento del lavoro intermittente;
- Prestazione di lavoro giornaliero fino a 13 ore;
- Possibilità di effettuare una giornata di riposo settimanale ogni 14 giorni;
- Una riduzione sostanziale dei riposi;
- Possibilità di aumentare i contratti a termine e interinali;
- Un aumento salariale di 40 €, senza nessun riconoscimento ( una tantum ) per il periodo pregresso.
L’aumento salariale proposto è a dir poco vergognoso, così come la richiesta di una flessibilità assoluta a vantaggio delle solo imprese. E risulta incomprensibile come in un settore strategico per la sicurezza dei cittadini dove le politiche di dumping contrattuale sono all’ordine del giorno, drogando il mercato, in spregio alle norme in materia di appalti, le parti datoriali continuino a non capire che solo un contratto nazionale che si applichi a tutti gli addetti alla sicurezza privata può garantire la sopravvivenza dell’intero settore.
Un settore completamente dimenticato anche dalle istituzioni, dove esclusivamente quando si proclama uno sciopero di settore, si riaccende l’attenzione degli organi di Stato preposti e delle aziende stesse che precettano i lavoratori indiscriminatamente, ritenendo, solo in queste occasioni, la loro presenza indispensabile ed essenziale. I lavoratori del settore sono sempre determinanti e importanti per la sicurezza delle aziende e dei cittadini e non fantasmi che diventano reali solo nei momenti in cui rivendicano i loro diritti!
Per queste ragioni le organizzazioni sindacali di categoria hanno proclamato 2 giornate di sciopero, 1 e 2 di agosto e invitano tutti i lavoratori a partecipare al presidio che si terrà in piazza Roosevelt a Bologna in prossimità del palazzo della Prefettura dalle 10 alle 12 del giorno 1 agosto.
Questo vuol dire che le lavoratrici ed i lavoratori hanno alzato la testa e che sono pronti a proseguire la mobilitazione per avere “Dignità, rispetto e regole!”