Dichiarazione congiunta dei segretari Fim-Fiom-Uilm di Bologna, Roberta Castronuovo, Michele Bulgarelli, Luigi Zanini su sciopero generale
Piena riuscita dello sciopero generale dei metalmeccanici. Da Bologna oltre 1500 lavoratrici e lavoratori alla manifestazione a Firenze; fabbriche e officine ferme; adesione media nel territorio oltre il 60%
Sin dalle prime ore della mattina di oggi si è capito che lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto da Fim-Fiom-Uilm è riuscito.
I dati che arrivano dalle aziende segnalano linee ferme, reparti produttivi e officine vuote. Più di 1500 lavoratrici e lavoratori di Bologna hanno partecipato al corteo di Firenze, raggiungendo la manifestazione con gli oltre 25 pullman messi a disposizione dal sindacato da tutto il territorio metropolitano, con mezzi propri e in treno.
Alcuni dati dell’adesione allo sciopero nelle più importanti e significative aziende metalmeccaniche di Bologna:
- AUTOMOBILI LAMBORGHINI (punte del 90% sulle linee)
- DUCATI MOTOR (punte del 90% nei reparti produttivi e in officina).
- G.D (GRUPPO COESIA) 60%
- TOYOTA TMHMI 70% (90% linee produttive)
- BONFIGLIOLI RIDUTTORI 75%
- MAGNETI MARELLI 60% (punte dell’80% in produzione a Crevalcore).
- ALBERTO SASSI 75%
- MOTORI MINARELLI (GRUPPO YAMAHA) 90%
- SAGA COFFEE (GRUPPO EVOCA) 70%
- PHILIPS ESPRESSO INDUSTRY 70%
- MARZOCCHI POMPE 80%
- MEC-TRACK (GRUPPO CATERPILLAR) 70%
- RAVAGLIOLI 60%
- BEGHELLI 55% (90% in produzione)
- SAMP (GRUPPO MACCAFERRI) 75%
- SELCOM 75%
- IMA spa 65%
- BREDAMENARINI BUS –IIA 95%
- 3F FILIPPI 75% (100% in produzione)
Possiamo confermare che l’adesione media allo sciopero nelle aziende del territorio di Bologna si colloca oltre il 60%.
Fim Fiom Uilm di Bologna esprimono grande soddisfazione per la riuscita della giornata di lotta e mobilitazione che arriva dopo una lunga e diffusa campagna di assemblee in oltre 350 aziende del territorio e ringraziano le lavoratrici ed i lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione e che hanno scioperato.
Torniamo a Bologna, alla nostra attività quotidiana di contrattazione nelle aziende, di difesa dei posti di lavoro, di estensione dei diritti, consapevoli che l’unità sindacale e l’unità dei lavoratori sono determinanti per rimettere al centro dell’agenda politica e sociale del Paese l’industria e il lavoro industriale, la dignità delle persone che lavorano e il diritto delle persone ad avere equità fiscale e giuste retribuzioni».