Dichiarazione congiunta del coordinatore Uil Imola, Giuseppe Rago e della Uil Pensionati Imola, Valerio Stanziani
Insieme alla categoria dei pensionati denunciamo l’inadeguata applicazione del percorso partecipato, previsto dal Piano socio-sanitario regionale, in seno al Nuovo Circondario Imolese.
Se da un lato infatti era previsto un percorso partecipato, attraverso il confronto tra istituzioni, terzo settore, volontariato, associazionismo, imprese sociali, professionisti della sanità e del sociale e sindacati, per quanto riguarda il Nuovo Circondario Imolese ormai da molti anni, salvo sporadiche fasi alterne, queste buone prassi non hanno mai attecchito, tanto che ci troviamo, come sindacato, nell’impossibilità di poter rappresentare ai cittadini quali delle azioni previste siano state effettivamente messe in campo dalle istituzioni locali, Ausl, Comune e Circondario.
Riteniamo fondamentale avere il quadro preciso delle risorse economiche e come le risorse economiche previste dal Fondo Regionale e Nazionale per la Non Autosufficienza siano state predisposte e implementate per fronteggiare i legittimi bisogni delle persone su salute, nuove povertà e inclusione sociale e lavorativa a cui sino ad oggi il Circondario non ha fornito risposte.
Anche il Circondario imolese deve fare i conti con una popolazione, che continua ad invecchiare, una persona su dieci residenti appartiene alla categoria degli over75enni. Di fronte a questo quadro demografico è da molto tempo che un produttivo confronto tra organizzazioni sindacali e amministrazioni locali langue e non raggiunge risultati concreti. E certamente il nuovo clima di conflittualità che ha caratterizzato ultimamente le relazioni tra gli Enti Locali ha avuto ricadute negative anche sull’organizzazione del Nuovo Circondario Imolese che deve invece essere il titolare della programmazione sociale e sanitaria territoriale.
Chi fino al 26 Maggio ha gestito e gestirà il Circondario e tutte le problematiche sopra esposte, si è sottratto al confronto ed alla concertazione con le Organizzazioni Sindacali, adducendo motivazioni temporali che hanno chiaramente penalizzato il confronto ed hanno avuto pesantissime ricadute sui cittadini.
Nell’ultimo incontro avuto venerdì scorso addirittura ci è stato riferito di essersi persi una nostra mail unitaria inviata l’anno scorso a cui mai è stata data riscontro e con cui chiedevamo certezze istituzionali in merito alle risorse ed alle ricadute sui cittadini.
Auspichiamo che il nuovo assetto istituzionale riapra un reale percorso di confronto e di concertazione con le parti sociali per ripristinare una situazione che ha visto i territori allo sbando totale negli ultimi 5 anni altrimenti il Circondario fallirà ancora una volta nel suo ruolo di collettore e risolutore dei fabbisogni dei cittadini.