Ha fatto tappa a Bologna, nella sede della Uil Emilia Romagna, #girolevitespezzate, il tour in bicicletta organizzato dalla Uiltec per sensibilizzare alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Dopo Bologna, nel pomeriggio #girolevitespezzate farà tappa a Reggio Emilia. Martedì 15 maggio, sarà verso le 12 davanti al Comune di Fidenza, mentre giovedì 16, alle 12, davanti al Comune di Piacenza (Foto: Gianni Schicchi)
Dall’inizio dell’anno in Italia, sui luoghi di lavoro, sono morti più di 200 lavoratori per non parlare dei lavoratori rimasti feriti. L’Inail ci testimonia che, negli ultimi tre anni, le denunce d’infortunio sono aumentate dello 0,6%, fino a raggiungere il numero di 641.000 in Italia.
In Emilia Romagna sono quattordici le vittime sul lavoro dall’inizio dell’anno: Bologna (3), Ferrara (1) Parma (3) Reggio Emilia (1) Piacenza (2) Modena (2) Forlì (1) Rimini (1). Gli infortuni, invece, sono stati 20.428.
L’ultimo tragico incidente in cui ha perso la vita Amer Ruini, 46enne di Toano è dell’8 maggio scorso ed è accaduto a Maranello (Mo).
La sicurezza non è ancora una priorità. Ecco il perché di #girolevitespezzate che ha come meta contribuire a sviluppare una nuova cultura della sicurezza attraverso la comunicazione, il coinvolgimento, l’aggregazione, rivoluzionando il modo con cui salute e sicurezza viene comunicato e percepito. Partito da Ogliastro Cilento (Sa) il 28 aprile 2019, giornata mondiale della Sicurezza sul Lavoro, il tour percorrendo 1000 km e toccando alcune delle città italiane dove nel 2018 si sono verificati infortuni mortali sul lavoro. Tappa finale: 17 maggio a Milano.
Biker di questa avventura: Domenico Nese, 46 anni, geometra che lavora in un’azienda come responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ed è anche vicesindaco al Comune di Ogliastro Cilento (Sa), paese in cui vive.
In media, ogni anno, sono mille le persone che perdono la vita durante il lavoro nel nostro paese – commenta Vittorio Caleffi della segreteria Uiltec Emilia Romagna -. Una media fredda e asettica che attesta l’incapacità di cancellare questa piaga e al contempo di difendere i cittadini mentre svolgono l’atto fondante della nostra Costituzione. La Uiltec non si vuole rassegnare a questa situazione, vuole avere un ruolo attivo nella tutela dei lavoratori: non si può e non si deve morire lavorando».
Con #girolevitespezzate, conclude Caleffi,
vogliamo promuovere una nuova cultura sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e, al contempo, ricordare tutte le vittime di questa tragedia per far sì che episodi del genere non accadano più. Questa è la sfida più importante: cercare di sensibilizzare non solo gli addetti ai lavori, ma tutta la comunità sul tema della sicurezza sul lavoro affinché la cultura della sicurezza diventi patrimonio quotidiano nei posti di lavoro e nelle comunità».