Dichiarazione di Antonio Mattioli – Ciro Donnarumma – Gianfranco Martelli di Cgil-Cisl-Uil Emilia Romagna
Nella giornata di venerdì 3 maggio, dopo sei mesi di negoziato, sono stati rinnovati i contratti regionali per i lavoratori dipendenti delle aziende artigiane di diversi settori (chimica – tessile, abbigliamento, calzaturiero – alimentare).
I contratti si aggiungono a quelli dei lapidei e dei grafici/comunicazione sottoscritti nei mesi scorsi.
Con questi rinnovi contrattuali sono circa 60.000 le lavoratrici e i lavoratori della nostra regione che hanno ottenuto dopo oltre 10/15 anni di stallo il rinnovo dei loro contratti regionali.
L’accordo interconfederale, sottoscritto da Cgil Cisl Uil Emilia Romagna e le associazioni artigiane nel settembre 2017, ha permesso di rilanciare la contrattazione regionale di categoria bloccata da più di una decina di anni.
Nei rinnovi contrattuali, oltre all’incremento dei premi regionali, sono stati consolidati diritti normativi ed economici e istituito il welfare contrattuale previsto dall’accordo interconfederale regionale.
La conferma dei due livelli contrattuali, nazionale e regionale, consegna ai lavoratori dipendenti dell’artigianato la dignità che gli spetta e il riconoscimento del loro lavoro.
A questo punto restano da rinnovare i contratti regionali dei lavoratori metalmeccanici e del settore dei lapidei, oltre che a prevedere l’apertura del confronto per definire il primo contratto regionale dei lavoratori dipendenti dell’autotrasporto».