Dichiarazione congiunta di Marco Blanzieri – Fp Cgil; Stefano Franceschelli – Cisl Fp; Rita Margotti – Cisl Medici; Nerio Marcheggiani – Uil Medici; Giuseppe Rago – Uil Fpl di Imola
Sarà un’estate rovente quella a cui andiamo incontro, non certo solo dal punto di vista climatico, ma per la carenza di personale medico che si è venuta a creare al Pronto Soccorso di Imola. Una situazione che è ulteriormente degenerata con il pensionamento del primario.
Da un organico originario di 20 medici e 1 primario siamo arrivati ad avere 17 medici ed il ruolo di primario scoperto: 3 maternità non sono state sostituite, 1 pensionamento di fine 2018 è a tutt’oggi scoperto, il pensionamento del primario è stato parzialmente coperto da un ruolo ad interim.
Il recente concorso presso l’Ausl di Bologna (a cui partecipano ben 6 dei medici superstiti) potrebbe assottigliare ulteriormente l’organico nei prossimi 5 mesi (mesi cruciali in concomitanza con le ferie estive obbligatorie contrattualmente). Tutto questo scenario al netto di eventuali malattie e maternità ulteriori.
Si verifica quindi che i pochi medici rimasti restino in servizio saltando riposi e con sequenze turnistiche massacranti.
A tutto ciò si aggiungano le ripercussioni sulla qualità dei servizi erogati all’utenza, con una strategia di blocco dei ricoveri, eccetto per l’area chirurgica, ed un sovraffollamento dell’Obi, dove nel pomeriggio è assente il medico, con conseguente carico aggiuntivo per il personale medico di Pronto Soccorso che viene ulteriormente decurtato di personale, lasciando il carico di lavoro dell’intero Pronto Soccorso ad una sola unità, mentre l’altra deve provvedere all’Obi.
Ovviamente questa situazione ha le sue ripercussioni sul personale infermieristico e sul triage, dove il malcontento e le proteste degli utenti per il protrarsi delle attese può ingenerare casi di tensione e possibili aggressioni al personale, come già in passato abbiamo denunciato. Il personale di vigilanza esterna entra in servizio solo dalle ore 20.
Servono urgentemente 3 medici ed il primario che dia la propria impronta al servizio di Pronto Soccorso, prima che inizino le ferie estive che potranno solo aggravare questa situazione ben nota alla Direzione Generale dell’Ausl di Imola, che ha indetto in merito una riunione per il 24 aprile. Le cause di tale emergenza sono note da tempo, ma le soluzioni, che non siano tampone, sono lontane dal venire».