Dichiarazione congiunta del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani e del segretario provinciale Uil Cesena, Marcello Borghetti
Ci risiamo: lo strabismo e la smemoratezza di questo Governo è assurdo se non inquietante. Il Mit sblocca le infrastrutture in Emilia Romagna. Tutte, con un’eccezione: la E45. Perché? Dimenticanza, incapacità o trascuratezza? Non è dato saperlo. L’unica certezza e che i roboanti tour ministeriali non hanno portato alla riapertura completa dell’arteria stradale. La E45 viaggia ancora a scartamento ridotto. O meglio a corrente alterna.
Altro ministero, casualmente sempre Cinque Stelle, altra smemoratezza. Il Mise promette (anche qui) roboanti aiuti alle imprese e ai lavoratori che operano nel tratto della E45 rimasto chiuso. E invece nell’ultimo decretone, non c’è neppure uno degli 8 milioni di euro necessari per aiutare le aziende e per erogare la Cig (chiesta a gran voce e con urgenza dalla Uil Emilia Romagna) per i lavoratori.
Anche qui dal Mise escono profluvi di promesse: nel prossimo provvedimento ci sarà. Ma di prossimo in prossimo, quella parte del sistema economico-produttivo sta soffrendo e anche molto. Il Mise sta provocando danni strutturali alle imprese che, invece, per sua missione, dovrebbe sostenere e incentivare.
Il prossimo 28 marzo si riunirà il tavolo dei sindaci della E45: da lì deve uscire una proposta forte. Senza paura, usando tutti i mezzi leciti a disposizione. Mobilitazione, incluse. La Uil Emilia Romagna non si tira indietro».