Dichiarazione del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani in occasione della manifestazione per sbloccare le infrastrutture ‘l’Emilia non si ferma’ (Foto: Rossella Santosuosso/Schicchi)
Il Governo non convoca le parte sociali per parlare il 20 marzo delle infrastrutture in Emilia Romagna? C’è da buttare giù la porta? Daremo una spallata alla porta. E la porta andrà giù. Come sindacati abbiamo firmato, insieme alla Regione Emilia-Romagna e alle associazioni di categoria, il Pattoperillavoro che ha dato buoni risultati in un momento molto difficile. Non ci stiamo a questi giochetti. Il ministro Toninelli non pensi di dividere questa regione». (Foto: Rossella Santosuosso/ Schicchi)
Noi non ci fermiamo, caro ministro Toninelli: tra la chiusura della E45 e il blocco delle #trivelle, solo in Romagna sono a rischio 20.000 posti di lavoro. Ventimila persone, famiglie senza lavoro. Bloccare l’EmiliaRomagna, signfica bloccare il Paese: qui produciamo l’14,% del Pil nazionale. Con le sue inspiegabili decisioni, Il Ministro sta danneggiando l’#EmiliaRomagna e l’Italia.
Caro ministro Toninelli, il 15 marzo saremo a Roma per la manifestazione del settore delle costruzioni; il 16, a Ravenna per protestare contro lo stop alle trivelle. Noi non ci fermiamo!».