Dichiarazione di Adriano Cosentino, segretario generale UilcaEmilia-Romagna in merito all’interrogazione presentata dal Gruppo Consiliare Lega all’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna con cui “si chiede alla Regione di attivare un tavolo istituzionale per tutelare i 1.700 lavoratori dichiarati in esubero”, previsti dal piano industriale del Gruppo Bancario Bper entro il 2021.
Gli esuberi di personale nel settore Bancario sono oggetto di apposite procedure di legge e di contratto col Sindacato tese a determinare l’effettivo numero di lavoratori in eccedenza, garanzie accessorie per gli stessi e un collaterale numero di nuove assunzioni. Nel settore Banche ABI, come per le Banche di Credito Cooperative, ormai da oltre un decennio esiste uno specifico Fondo di Sostegno al Reddito (ex DL 148 e 149), per brevità detto Fondo Esuberi, che negli anni ha permesso a oltre 40.000 lavoratori di lasciare anticipatamente – e volontariamente – l’impiego.
Il Fondo Esuberi accompagna alla pensione i lavoratori, con un anticipo fino a 7 anni, attraverso l’erogazione di un assegno pari alla pensione che si andrà a percepire dall’INPS alla maturazione dei requisiti; Il finanziamento di questo ”Ammortizzatore di Settore” è totalmente a carico dei Lavoratori e delle Aziende del settore Bancario (fatta eccezione per una modestissima agevolazione fiscale Irpef.)
A nome della Uilca regionale mi sento quindi di rassicurare il Gruppo Consiliare della Lega sul fatto che i lavoratori dichiarati in Esubero da Bper non saranno lasciati soli. I lavoratori Bper in esubero non faranno eccezione né per quanto riguarda le procedure di legge e di contratto da espletare col Sindacato né per quanto riguarda l’accesso al Fondo Esuberi col relativo assegno di accompagnamento alla pensione.
Inoltre, a fronte degli esuberi, sono già state autonomamente previste dal Gruppo Bper 400 nuove assunzioni che, per effetto di accordi di settore, potranno vedere selezionati anche i lavoratori ex CR Ferrara all’epoca troppo lontani dalla pensione e quindi presi in carico alla “Sezione Emergenziale” del predetto Fondo.
Infine, spero che il Gruppo Consiliare Lega, anziché lanciare allarmismi in larga parte ingiustificati, se non dall’imminenza delle Elezioni Regionali, voglia occuparsi dei reali problemi del nostro settore in Regione tra cui, a solo titolo di esempio elenco: – la perdurante crisi del Consorzio di Garanzia Unifidi che certamente porterà a un’altra tornata di licenziamenti ai sensi L.223 ( l’azienda non aderisce all’Abi e quindi non ha l’ammortizzatore di settore) – la “desertificazione” di sportelli bancari nei piccoli centri e nelle aree rurali in genere, come sta avvenendo in tutta la Regione e in particolare nel Ferrarese».