Dichiarazione congiunta dei segretari generali di Feneal-Uil; Filca-Cisl e Fillea-Cgil dell’ Emilia Romagna, Riccardo Galasso, Cristina Raghitta, Maurizio Maurizzi
Come nel resto del Paese, con la decisione di fermare le opere anche in Regione Emilia Romagna, il Ministro Toninelli si è assunto una grande e grave responsabilità: quella di fermare la crescita e di non difendere l’occupazione in essere e non crearne di nuova.
Il Passante di Bologna è stato bloccato, la Sassuolo-Campogalliano anche, a pochi mesi dalla sua cantierizzazione. L’insieme delle opere cantierabili, in questa Regione, equivale a oltre un miliardo e mezzo di euro.
È ormai evidente che questo Governo vuole condannare la Regione Emilia-Romagna alla crisi economica e alla decrescita.
In Emilia Romagna sono oltre 50 mila i lavoratori edili che, per effetto della crisi, hanno perso il posto di lavoro.
Queste opere servono alla Regione per la crescita e lo sviluppo economico territoriale e creerebbero, nell’immediato, posti di lavoro nuovi per i tanti, troppi lavoratori edili ancora disoccupati. Siamo indignati da tanta miopia olitica.
Feneal-Uil; Filca-Cisl; Fillea-Cgil, organizzazioni sindacali dell’Emilia Romagna delle costruzioni ritengono inaccettabili queste scelte, ed anche per questo, i lavoratori delle costruzioni della nostra regione sciopereranno e manifesteranno a Roma il 15 Marzo 2019 a sostegno delle rivendicazioni del settore.