Dichiarazione del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani sulle infrastrutture in regione
La magistratura ha deciso il sequestro e la chiusura del viadotto Puleto sulla E45 Orte-Ravenna, nei pressi di Valsavignone, in provincia di Arezzo. Una zona al confine fra Toscana e Romagna. Ottimo. In attesa dell’esito delle indagini, per l’Emilia Romagna si apre un grosso problema perché una fetta della nostra regione ora rimane pressoché isolata.
A questo punto rimane una sola domanda: il Ministro delle Infrastrutture cosa ha deciso di fare? Senza un solido costrutto, blocca le nuove infrastrutture, ma, al contempo, non dà neppure il via libera alla manutenzione delle strade. Manutenzione di cui, dimostrano purtroppo i fatti, c’è assoluto bisogno. Quindi? Quindi l’Emilia Romagna è in stallo. Come Patto per il Lavoro, abbiamo chiesto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte un incontro per capire lo stato dell’arte e individuare eventuali soluzioni alternative. Silenzio.
Oltre al danno c’è, pure la beffa: le risorse per far partire i cantieri ci sono e sono già stanziate. Opere che farebbero da volano ad un’economia regionale, ma anche nazionale che sta di nuovo rallentando.
A Roma c’è però il Signor No che, per mere schermaglie politico-partitiche, impone il cambiamento del gambero, facendo compiere alla nostra Regione e anche all’intero Paese molti passi indietro».