Dichiarazione del segretario aziendale Uil Fpl – Rizzoli, Umberto Bonanno su piano triennale del personale per lo Ior-Istituto ortopedico Rizzoli
Mentre nelle altre aziende dell’area metropolitana bolognese, si comincia a discutere del piano triennale dei fabbisogni 2018-2020 relativo il personale dirigente e di comparto, all’Istituto Ortopedico Rizzoli tutto tace in un assordante indifferenza. La Uil Fpl Rizzoli è molto preoccupata per il consapevole silenzio dell’ufficio relazioni sindacali (sollecitato in data 2 ottobre 2018); ufficio che peraltro è presidiato dalla responsabile solo due giorni alla settimana, creando notevoli difficoltà alle OO.SS.
Le notizie che giungono sono molto preoccupanti. Da primissimi dati, sembrerebbe che la dotazione organica del personale nel 2018 si attesta sulle 1.362 unità suddivise tra 291 dirigenti e 1.071 professionisti del comparto. Andando a scorrere le tabelle, troviamo però che nel piano dei fabbisogni del triennio 2018-2020, il personale andrà inesorabilmente in diminuzione passando a 1.264 unità suddivise tra 263 dirigenti e 1001 personale del comparto. Con una decremento della forza lavoro di circa 100 unità.
Come Uil abbiamo richiesto alle Direzioni dell’istituto di convocare un tavolo sindacale per rivedere insieme i numeri e i dati presentati in Regione, anche in considerazione della carenza di personale più volte da noi denunciata.
Calcolato che la legge finanziaria, se approverà “quota 100” ai fini pensionistici, provocherà un’emorragia di personale estremamente considerevole, mettendo quindi in forte difficoltà alcune Unità Operative ci chiediamo
come i Direttori dell’Istituto Rizzoli abbiano prodotto un documento così essenziale ai fini del mantenimento delle prestazioni da erogare ai cittadini, senza considerare queste importantissime variabili.
Nulla neanche sul fronte della ricerca e dei ricercatori precari, branca e professionisti ormai inesorabilmente avviliti dalle politiche messe in atto da Regione e Direttori Generali che si sono succeduti in questi anni».