Dichiarazione del segretario generale Uil Pensionati Emilia Romagna, Rosanna Benazzi al termine del Consiglio confederale Uil Pensionati Emilia Romagna cui hanno partecipato Livia Piersanti della segreteria Uil Pensionati e il segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani
I tempi sono maturi affinché le linee guida sulle case-famiglia per anziani abbiano una loro applicazione. Come Uil Pensionati chiederemo ai Comuni la sottoscrizione e quindi l’attuazione del protocollo, inserendo la discussione nell’ambito della contrattazione sociale svolta normalmente.
In Emilia Romagna, gli ultra 80enni sono 346.275 (7,7% della popolazione). L’indice di vecchiaia in regione è passato da 177,5 nel 2016 a 180,1 nel 2018. Il che significa che vi sono 180 ultra 65enni per ogni 100 giovani con meno 14 anni. Con punte come Ferrara, Piacenza e Ravenna.
E’ evidente che la domanda è in aumento. E i posti letto nelle strutture convenzionate non sono certo sufficienti. Vi sono, infatti, 16.000 posti letto per non autosufficienti in 335 strutture accreditate come le Cra (Casa-residenza anziani; 3.306 i posti, invece, nelle 212 strutture semi-residenziali.
Infine, vengono le case-famiglia: 600 circa dove sono accolte più di 3000 anziani. Questo almeno è il dato semiufficiale perché l’abusivismo, qui, è diffuso.
Ora ogni Comune dovrà applicare le linee guida regionali attraverso protocolli specifici che tengono conto della realtà locale. Ciò significa la possibilità di maggiori controlli, soprattutto per le nuove realtà, e anche un attendo lavoro teso a far emergere il nero».
Quanto ai temi di carattere nazionale «si è discusso del documento unitario Cgil-Cisl-Uil che contiene proposte di modifica della legge di bilancio 2019. In particolare, dopo aver affrontato i temi connessi agli aspetti previdenziali, è stata sottolineata l’urgenza della creazione di un Fondo per la non autosufficienza».