Dichiarazione congiunta delle segreterie regionali dell’Emilia Romagna Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil, Taf-Ugl, Sml-Fast e Or.s.a. Ferrovie
Una comunicazione di licenziamento individuale che ha del misterioso, per non dire dell’assurdo. Licenziati perché la “governance” aziendale ha deciso di sopprimere l’intera area impiegatizia.
Stiamo parlando degli impiegati Miorelli presenti nell’appalto ferroviario di Trenitalia per la pulizia di una parte dei treni Regionali dell’Emilia Romagna. Nella missiva, indirizzata ai tre lavoratori, l’azienda precisa che a causa di un processo di digitalizzazione e per una riduzione degli introiti mensili, è costretta a licenziare in tronco e senza nessun avviso i tre dipendenti.
Per le Organizzazioni Sindacali Regionali, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti-Uil, Taf-Ugl, Sml-Fast e Or.s.a. Ferrovie tutto questo è inaccettabile. Non è possibile perdere il posto di lavoro per cause create appositamente. Infatti, la stessa società dopo il passaggio d’appalto di Novembre 2017 ha incentivato tanti lavoratori ad uscire dall’azienda e nello stesso tempo ha anche effettuato l’assunzione di tante nuove risorse. Ad oggi ci risulta che gli stessi lavoratori degli uffici siano oberati di lavoro e fondamentali per lo svolgimento e la qualità di tutte le attività legate al contesto dell’appalto.
Come abbiamo rivendicato nello sciopero nazionale dello scorso 24 Settembre, il mondo degli appalti ferroviari è in forte difficoltà. Sempre più ci sono fenomeni di licenziamento collettivi e individuali che coinvolgono il settore. Tutto questo per fare enormi profitti, nonostante si aggiudichino gare d’appalto con enormi ribassi e progetti tecnici irrealizzabili.
Chiediamo all’azienda di ritirare immediatamente i licenziamenti e condividere qualora ce ne sia bisogno un percorso comune che tuteli nel rispetto delle relazioni industriali l’occupazione sul territorio emiliano-romagnolo.