Si è tenuto, il 16 luglio 2918, l’incontro finalizzato alla verifica delle modalità di assunzione dei lavoratori occupati nell’appalto di pulizie di Tper e poste in essere dalle aziende Miorelli Service S.p.a, B. & B. Service Soc. Coop. – Multiservice Soc. Coop. a.r.l. affidatarie del servizio dal 1° luglio 2018.
Al mancato accordo in fase di cambio di appalto si sono aggiunti ulteriori problemi per la salvaguardia dei 35 lavoratori occupati nell’Appalto Tper.
Nessuna concreta garanzia è emersa per la salvaguardia delle retribuzioni e dei diritti.
Le tre aziende “capitanate” da Miorelli Service S.p.a hanno proceduto all’assunzione dei lavoratori di 35 dei 38 lavoratori occupati in precedenza, disattendendo i Patti sottoscritti tra le parti sociali e la Regione Emilia Romagna e il Ccnl. A nulla è valso l’impegno di Tper che ha fornito la documentazione e si è presentata al tavolo.
Le aziende subentranti si sono nuovamente presentate senza un piano di gestione dell’appalto, rivendicando le assunzioni ex novo, con la perdita di diritti maturati – economici e normativi – e una gestione promiscua delle tre aziende nell’appalto che ad oggi non hanno nemmeno consegnato a tutti i lavoratori il contratto di assunzione se non, ove è stato fatto, imponendo clausole vessatorie con la perdita di tutti i diritti maturati.
Per queste ragioni attiveremo gli enti preposti per le verifiche dei contratti di assunzioni e per il rispetto di condizioni di lavoro dignitose. In aggiunta la gestione dei turni e le procedure di sicurezza ci appaiono non conformi alla normativa vigente, anche su questo chiederemo l’intervento degli organismi preposti.
Il sistema degli appalti, tra cui anche quelli ferroviari, non può fondarsi su precarietà e costante ribasso delle condizioni retributive dei dipendenti. Chiediamo il rispetto delle norme di legge e di contratto e la salvaguardia piena dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori che in questo cambio appalto, dai dati in nostro possesso, perdono una media di una retribuzione a testa non essendo riconosciuto il salario integrativo maturato e dovuto.
Chiediamo a Tper il rispetto dei patti sottoscritti in Emilia Romagna e in ragione della responsabilità in solido, le differenze retributive che scaturiranno dalle buste paga dei dipendenti. T PER azienda a partecipazione interamente pubblica, che vede tra i soci al 46% la Regione Emilia Romagna e al 48% complessivamente il Comune di Bologna e la città Metropolitana non può disattendere l’applicazione di tali accordi.
Le assemblee dei lavoratori che programmeremo nelle prossime ore definiranno le iniziative da intraprendere per sostenere la rivendicazione per il mantenimento delle condizioni salariali e normative e per un lavoro dignitoso!
Filcams-Cgil; Fisascat-Cisl; Uiltrasporti ER