Si è tenuto, al centro Congressi Stellina a Milano, il III Cingresso della Uil Frontalieri che è al servizio di tutte le lavoratrici e i lavoratori frontalieri in entrata e in uscita dal territorio nazionale.
L’Italia è uno dei paesi europei più interessati dal maggior numero di flussi di lavoratori frontalieri da e per Svizzera, Francia, Austria, Slovenia, Monaco, San Marino e Città del Vaticano.
Il fenomeno dei frontalieri, nel tempo, ha vissuto fasi alterne, dipendendo dall’andamento dell’economia nei territori a cavallo dei confini. Tuttavia, ha assunto un connotato strutturale all’interno del mercato del lavoro interregionale europeo. Oggi in Europa i lavoratori frontalieri sono oltre 1.200mila lavoratori, mentre in Italia sono poco meno di 100mila. E sono in crescita.
Il peso economico e la rilevanza sociale di questi lavoratori fatica, però, ad acquisire il riconoscimento che merita a causa delle sue peculiarità: da quella territoriale alla dimensione quantitativa dei lavoratori, ovviamente più contenuta rispetto alla totalità del mercato del lavoro.
Per dare voce a questi lavoratori, la Uil ha costruito una struttura ad hoc, la Uil frontalieri, per dare loro tutela e rappresentanza anche perché per dare soluzioni adeguate ai loro problemi occorrono interventi normativi a livello nazionale e accordi internazionali.