Nella Sala Rossa del Comune di Bologna, accanto al sindaco Virginio Merola e all’assessore alle Attività produttive, Marco Lombardo, il segretario generale Giuliano Zignani ha firmato la Carta dei diritti del lavoro digitale nel contesto urbano che, in particolare, riguarda i riders. Una Carta per garantire diritti ai senza diritti che lavorano. E’ la prima Carta del genere in Italia, ma anche in Europa.
«Un modello che va esportato», osserva Zignani
Durante il suo intervento, il segretario generale ha ricordato come solo due aziende su cinque abbiano sottoscritto la Carta di Bologna.
«Abbiamo aperto una breccia – osserva Zignani -. Ora dobbiamo lavorare affinchè anche le altre imprese sottoscrivano la carta». Nel caso in cui non avvenisse, si potrebbero coinvolgere i cittadini perché da consumatori consapevoli non si rivolgano più a quelle aziende che non rispettano i loro lavoratori.
(Foto: Gianni Schicchi)