Sono 250 le auto bianche che, partita dall’ex Manifattura Tabacchi, ha sfilato lungo via Stalingrado, viale Masini e via Indipendenza per entrare in piazza Maggiore a Bologna e hanno circondato il Crescentone e il Nettuno.
E’ la protesta delle auto bianche nel giorno dello sciopero, dalle 9 alle 12 e dalle 19 alle 22, proclamato da Uiltrasporti, Ascom Taxi, Cna, Fita- Confartigianato, Taxi-Tsb, Unica e Uritaxi. Dopo che il tavolo in Comune è saltato a causa del mancato rinnovo delle tariffe “ferme da dieci anni” rivendicano i tassisti.
“Nel prendere atto positivamente che l’Amministrazione ha confermato la disponibilità ad una soluzione della questione dell’adeguamento tariffario atteso da dieci anni, purtroppo dobbiamo sottolineare che, malgrado la buona volontà di tutti, siamo in attesa da sei mesi del parere dell’Autority dei trasporti”, fanno presente Ascom Taxi, Cna Fita, Confartigianato Taxi, Tsb Uil trasporti, Unica Taxi e Uritaxi.
Ma sul tavolo del dialogo interrotto con il Comune non c’era solo la questione tariffe. Si è parlato – ma con posizioni molto distanti – anche di riduzione del posteggio in piazza Re Enzo; del divieto di carico e scarico dei clienti in larghi tratti delle vie Rizzoli ed Ugo Bassi; della gestione della mobilità di accesso al kiss&ride e alla zona di Piazza Medaglie d’Oro, anche rispetto agli alberghi adiacenti.
I tassisti hanno chiesto l’istituzione di nuove preferenziali lungo il percorso stazione Fs e Fiera e l’apertura dell’asse Rizzoli – Ugo Bassi nella notte tra sabato e domenica dalle 22 alle 6 e di consentire ai taxi di percorrere via dell’Archiginnasio. Si è parlato anche del riordino della circolazione di piazza Aldrovandi per consentire il collegamento di strada Maggiore con via San Vitale.