«Un progetto di legge per il rilancio delle Polizie locali che è in grado di rispondere alle nuove esigenze dei cittadini e alle aspettative dei lavoratori del settore. Un provvedimento innovativo, che va considerato fra gli strumenti normativi regionali più avanzati a livello nazionale e che permetterà all’Emilia-Romagna di porsi quale punto di riferimento in una materia così importante, per quanto riguarda sia i contenuti che il metodo, nato da partecipazione e condivisione, che verrà esteso anche alla fase regolamentare attuativa».
È la posizione comune del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini e dei rappresentanti sindacali di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl e Diccap-Sulpl sul progetto di legge regionale “Disciplina della Polizia amministrativa e locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza” sul quale, in un incontro nel tardo pomeriggio di ieri negli uffici della presidenza regionale, a Bologna, hanno raggiunto un’intesa unanime.
Già nei prossimi giorni la Giunta approverà il progetto di legge che inizierà poi il suo iter consiliare in vista della discussione e dell’approvazione definitiva in Assemblea legislativa.
Il testo finale arriva al termine di un percorso iniziato oltre un anno fa, che ha visto il confronto e la condivisione con i territori e gli enti locali, gli addetti e i vertici dei Corpi di Polizia locale e le loro rappresentanze sindacali.
Fra i principali elementi di novità, il progetto di legge prevede che si arrivi al concorso unico regionale per gli addetti di Polizia locale, alla cui graduatoria finale potranno attingere i singoli Comandi, oltre alla possibilità per gli stessi di poter usufruire di personale di altri territori in caso di emergenze o esigenze particolari semplicemente inviando una comunicazione al competente Servizio regionale, semplificando così le procedure e accorciando i tempi di attivazione e di intervento. Relativamente alla questione del ruolo che dovrà avere la ex Polizia Provinciale, entro il prossimo mese di giugno verrà aperto uno specifico tavolo tecnico, tendente anche a recuperare e valorizzare la vigilanza sull’ambiente.
Soddisfazione viene poi espressa dai sindacati relativamente alla previsione, sempre nel progetto di legge, di un apposito fondo regionale che copra le eventuali spese legali che gli addetti di Polizia locale si trovassero a dover sostenere in relazione a dei procedimenti penali attivati a seguito dell’espletamento dei loro compiti istituzionali nonché all’implementazione di un elenco regionale dei Comandanti al quale i Comuni e le Unioni di Comuni potranno attingere trovandovi persone di provata professionalità. Una nuova attenzione viene poi posta sulla sicurezza personale dei lavoratori della Polizia locale che potranno avere non solo strumenti di autotutela (giubbotti antiproiettile, spray irritante) ma anche una adeguata formazione per affrontare situazioni critiche e/o traumatiche e un adeguato supporto, anche psicologico, qualora necessario.
Si è inoltre deciso che relativamente a quelle situazioni sulle quali vi era una sostanziale condivisione ma non la possibilità di agire normativamente a livello regionale, in quanto oggetto di riserva di legge statale, le stesse saranno presentate in Conferenza delle Regioni, presieduta da Bonaccini, con l’auspicio che possano tradursi in possibili soluzioni concrete. La Regione e le organizzazioni sindacali concordano infine sul fatto che lo sforzo di sintesi compiuto in Emilia-Romagna possa essere un valido supporto e un impulso a una riforma nazionale della Polizia locale, attesa da anni