Dichiarazione del segretario generale della Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani:
«Il lavoro nei giorni festivi e nella fattispecie il 25 Aprile, il Primo Maggio o il 2 Giugno non è un obbligo, bensì una libera scelta da parte dei lavoratori del commercio. E se ciò deve avvenire, non può essere selvaggio, ma ben definito con le parti sindacali.
Premesso ciò, il lavoro nei giorni di festa non porta alcunché: non porta ad assunzioni di personale (anzi si incrementano i turni dei lavoratori già in forze) e crea enormi problemi nell’organizzazione familiare soprattutto di chi ha figli, malati oppure anziani da accudire. Inoltre non permette ai lavoratori che prima di tutto sono persone di riposarsi e di celebrare momenti che sono parte integrante della nostra storia.
Ecco perché come Uil Emilia Romagna e Bologna invitiamo i singoli ad astenersi dal lavoro in quei giorni. Non tutto può essere sacrificato sull’altare dello scontrino in più».