«Questo – spiega il nostro segretario generale Giuliano Zignani – è un Primo Maggio che guarda al futuro: ai temi connessi alla contrattazione e, nello specifico, a quello della sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ inaccettabile che, nel 2018, siano morti 160 lavoratori perché non si è investito a sufficienza per la loro tutela.
Quanto alla contrattazione, è fondamentale aprire subito una riflessione perché l’Industria 4.0 è ormai una realtà. Per non parlare dei senza-diritti, come i riders, o delle multinazionali che, dopo aver fatto il loro shopping, delocalizzano e licenziano i lavoratori.
Infine, come Uil Emilia Romagna, abbiamo una particolare attenzione ai giovani che sono, davvero, il nostro futuro. E’ tempo che, al netto di tutte le diatribe, si affrontino tutti i nodi connessi alla loro dimensione formativa-lavorativa e occupazionale. E ciò deve essere fatto in un Patto per i giovani».
Zignani (Uil ER e Bo): «Primo Maggio, sicurezza e giovani»
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